lunedì 17 settembre 2012

Edward Weston

Proprio questo weekend sono stata al festivalfilosofia che si tiene tutti gli anni a Modena.
Girovagando per la città, ho deciso di fermarmi alla mostra su Edward Weston, allestita all'ex ospedale Sant'Agostino.
Nahui Olin


La retrospettiva offre ben centodieci straordinari scatti in bianco e nero del grande fotografo statunitense, a partire dai primi lavori come ritrattista in cui già si percepiva il suo spirito indagatore alla ricerca di una realtà vera, cruda (come in questo scatto che ritrae Nahui Olin), in opposizione al pittoricismo diffuso al tempo.

La bravura di Weston sta nel trattare i suoi soggetti con estrema nitidezza, quasi iperreale, siano essi persone, oggetti, verdure o paesaggi.

Clouds, 1936.

Fantasie in bianco e nero, inafferrabili come le nuvole messicane che cerca di catturare nel 1936,

maestose come le dune/oceano del deserto, eppure semplici quotidiane come nello scatto che ritrae un radicchio spaccato a metà.

Per Weston "è nella mente che le cose diventano sculture dallo sguardo superbo, paiono animarsi da sé".

Per questo un lenzuolo ammucchiato ha lo stesso valore di un caspo di lattuga, di una nuvola, di una duna nel deserto, di un artista, di un amico.

foglia di cavolo
Con la sua cura quasi maniacale nella ricerca dell'immagine pura, egli sviluppa la capacità di vedere forme, linee e luci, al di là dell'oggetto in sé che gli si presenta davanti.

Questa foglia di cavolo non ha la stessa dignità 'estetica' dei profondi drappeggi di Bernini?
Dettaglio della Beata Ludovica Albertoni di
Bernini.












Nelle sue fotografie non c'è disordine né tanto meno posa, ma solo eleganza e astrazione. Non c'è spazio neppure per i sentimenti, se non per il silenzio e per un profondo senso di atemporalità ed eternità.

Ala di un pellicano

Scatti all'apparenza eteri, distanti, eppure intriganti. Come un incantesimo ti portano ad avvicinarti e a osservarli, a esplorare immagini e forme già distrattamente incontrate eppure mai vissute prima.
Wonderland of Rocks





Nudo, 1936.
























Gli scatti, risalenti dai primi anni venti fino agli anni quaranta, sono in gran parte provenienti dal Center For Creative Photography di Tucson, dove ha sede il più grande archivio dell'autore.


Edward Weston. Una retrospettiva.
Da 14 settembre al 9 dicembre 2012.
ex Ospedale Sant'Agostino, Largo Porta Sant'Agostino 228
Modena
orari: martedì-venerdì 11-13 e 15.30-19; sabato e domenica 11-20.
ingresso: 7 euro intero; 5 euro ridotto.
ingresso gratuito tutti i martedì.

Per maggiori informazioni vi rimando direttamente al sito della Fondazione Fotografia.
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